Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 15, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità Cardiopatia Ischemica, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Infarto prima dei 50 anni: per le linee guida (in molti casi) non servivano le statine
La maggior parte dei pazienti che subiscono precocemente un infarto del miocardio non sarebbero stati eleggibili a terapia con statine in prevenzione primaria, secondo quanto stabilito dalle attuali linee guida.
Questo dato allarmante è emerso dall’analisi retrospettiva di una coorte di 1.475 pazienti (20% donne, 57% STEMI), reclutati presso due grandi centri cardiologici universitari degli Stati Uniti, che avevano subito un infarto acuto del miocardio ad una età inferiore o pari a 50 anni e non erano in terapia con statine.
Esaminando il profilo di rischio di questi pazienti sulla base di dati precedenti o acquisiti al momento del ricovero e facendo riferimento alle linee guida ACC/AHA 2013 e alle USPSTF 2016, gli autori hanno valutato se ciascuno di essi sarebbe stato eleggibile ad una terapia con statine in prevenzione primaria.
Anche se nell’83% dei pazienti era presente almeno un fattore di rischio cardiovascolare, applicando i criteri stabiliti dalle due linee guida, la proporzione di soggetti eleggibili a terapia con statine risultava rispettivamente del 49% e del 29%, con una differenza di genere significativa (37% nelle donne e 54% negli uomini).
Questi risultati contribuiscono ad evidenziare le difficoltà relative a una valutazione accurata del rischio cardiovascolare nei soggetti giovani. In tutti gli algoritmi per la stima del rischio cardiovascolare, infatti, il fattore con maggiore peso è rappresentato dall’età per cui i soggetti con meno di 50 anni spesso risultano caratterizzati da un rischio assoluto basso. La valutazione del rischio, inoltre, è limitata ad un arco temporale di 10 anni che per un soggetto giovane è decisamente insufficiente.
Queste problematiche sono ampiamente discusse anche dalle linee guida europee che, nei soggetti sotto i 50 anni, consigliano di valutare il rischio relativo, di considerare anche singoli fattori di rischio se molto elevati, di valutare la possibilità che il paziente sia affetto da una dislipidemia familiare.
Fonte
Cardiovascular Risk and Statin Eligibility of Young Adults After an MI: Partners YOUNG-MI Registry.J Am Coll Cardiol. 2018 Jan 23;71(3):292-302
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