Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Feb 12, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage Commenti disabilitati su La fibrillazione sub-clinica è associata a un alto rischio di ictus
E’ ben noto quanto la fibrillazione atriale (FA) costituisca un fattore di rischio per ictus ischemico. Meno chiari sono i rapporti tra ictus e fibrillazione atriale sub-clinica. Molti pazienti, infatti, possono essere del tutto asintomatici in occasione di episodi di fibrillazione che possono essere di breve durata o di durata sufficientemente lunga per determinare un rischio trombo-embolico significativo. Tali episodi possono essere facilmente documentati in pazienti impiantati con i moderni pace-maker che sono in grado di riconoscere e registrare episodi aritmici caratterizzati da altra frequenza atriale o ventricolare.
Per studiare la relazione tra fibrillazione atriale sub-clinica e ictus ischemico è stata condotta una revisione sistematica e meta-analisi di 11 studi che avevano arruolato pazienti con dispositivi cardiaci impiantabili e studiato la prevalenza di fibrillazione atriale sub-clinica e l’associazione dell’aritmia con l’incidenza di ictus. In alcuni di questi studi era considerata anche la durata della FA sub-clinica anche se la soglia che distingueva gli episodi di breve e di lunga durata variava da uno studio all’altro.
I risultati sono stati i seguenti:
– i pazienti con FA sub-clinica hanno un rischio di quasi sei volte superiore di manifestare una FA manifesta (OR 5.7; IC 95% 4.0-8.0);
– i pazienti con FA sub-clinica di lunga durata hanno un rischio di ictus più che doppio rispetto ai pazienti con FA sub-clinica di breve durata (OR 2.4; IC 95% 1.8-3.3);
– la FA sub-clinica è associata ad un rischio di ictus di 2.76/100 persone-anno;
– la FA sub-clinica è riscontrabile nel 29% dei pazienti che hanno avuto un ictus mentre solo il 17% degli ictus accade in corso di fibrillazione atriale manifesta.
Appare quindi evidente che la fibrillazione sub-clinica è associata ad un rischio assoluto di ictus molto elevato, per quanto inferiore a quello associato alla FA manifesta, e pertanto deve essere attivamente ricercata in tutti i pazienti a rischio di svilupparla.
Fonte
Subclinical device-detected atrial fibrillation and stroke risk: a systematic review and meta-analysis.Eur Heart J. 2018 Jan 10. doi: 10.1093/eurheartj/ehx731. [Epub ahead of print]
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Gen 19, 2020 Commenti disabilitati su Linee guida per la gestione precoce dei pazienti con ictus ischemico acuto: aggiornamento del 2019
Gen 18, 2020 0
Giu 05, 2019 Commenti disabilitati su Studio RE-SPECT ESUS. I risultati dello studio che confronta dabigatran con Acido Acetilsalicilico (ASA) nei pazienti con ictus embolico
Feb 27, 2019 0
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19