Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 23, 2018 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Scompenso cardiaco 1
Il ferro è un micronutriente essenziale, coinvolto in numerosi meccanismi metabolici nell’organismo oltre che nell’eritropoiesi.
Il deficit di ferro (ID) è un disordine nutrizionale comune nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica (IC) indipendentemente dalla presenza di anemia ed è correlato ad esiti clinici più infausti a breve termine.
Lo studio recentemente pubblicato sull’International Journal of Cardiology ed intitolato: “Impact of iron deficiency on long-term clinical outcomes of hospitalized patients with heart failure” ha cercato di valutare l’impatto dello ID sugli esiti a lungo termine nei pazienti con IC ospedalizzati (ICO).
Gli autori hanno quindi valutato la sideremia alla dimissione in 578 soggetti ICO.
L’ID assoluto (ridotta quantità di ferro nei tessuti di deposito dell’organismo) è stato definito come ferritina sierica <100μg / L e l’ID funzionale (FID) (ridotta disponibilità del ferro conseguente a stato infiammatorio cronico) è stato definito come ferritina pari a 100-299μg / L con saturazione della transferrina < 20%.
L’outcome primario era la mortalità per tutte le cause e il ricovero ospedaliero ad un anno.
Tra la popolazione indagata, 185 soggetti erano affetti da ID assoluto, 88 manifestavano un FID e 305 avevano una sideremia nella norma (SN). Ad un anno dalla dimissione, 64 soggetti erano deceduti e 112 avevano subito un nuovo ricovero ospedaliero per IC. I soggetti con ID assoluto presentavano più eventi avversi sia rispetto ai pazienti con FID che a quelli con SN ad un anno (HR 1,50, IC 95% 1,02-2,21, p = 0,040).
L’effetto prognostico negativo dell’ID non differiva tra lo stato anemico e ID o tra IC con frazione di eiezione ridotta e conservata.
Precedenti studi hanno già dimostrato che il trattamento con ferro nei soggetti con IC rappresenta una terapia sicura in grado di migliorare la tolleranza allo sforzo e la qualità di vita in questi pazienti, sono necessari ulteriori studi per valutare il ruolo di un’eventuale terapia sostitutiva sulla mortalità e il ricovero ospedaliero ad un anno nei soggetti con ICO.
Fonte: Impact of iron deficiency on long-term clinical outcomes of hospitalized patients with heart failure. International Journal of Cardiology
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati appartenenti al settore sanitario: si prega di accedere utilizzando il form sottostante, oppure di compilare il form di registrazione. Dopo la registrazione, oltre ad avere accesso a tutti i contenuti del portale, riceverai aggiornamenti utili alla pratica clinica. Se non si ricordano i dati di accesso, cliccare qui
Apr 21, 2020 Commenti disabilitati su Scompenso cardiaco allo stadio terminale con COVID-19: forte evidenza di lesioni miocardiche
Mar 13, 2018 0
Mar 09, 2018 Commenti disabilitati su Aspirina (ASA) riduce mortalità in pazienti con diabete e scompenso. ACC18
Feb 26, 2018 Commenti disabilitati su Donne anziane e ipertese: il vero identikit del paziente scompensato
Nov 07, 2020 Commenti disabilitati su Pneumopatia da COVID-19: il punto di vista del Medico Vascolare. “Position paper” patrocinato dalla SIDV e della SIMV
Ott 12, 2020 Commenti disabilitati su Pazienti con diabete tipo 2 a maggior rischio di demenza vascolare rispetto ad altre demenze
Ott 08, 2020 Commenti disabilitati su Studio EMPEROR-Reduced: il vantaggio di Empagliflozin rimane stabile sopra Sacubitril/Valsartan
Mag 27, 2020 Commenti disabilitati su L’idrossiclorochina è inefficace e dannosa nella cura del COVID-19