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Studio ODISSEY. Alirocumab, meno eventi CV e ridotta mortalità generale

Mar 21, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Studio ODISSEY. Alirocumab, meno eventi CV e ridotta mortalità generale


Ipercolesterolemia, alirocumab, studio ODYSSEYIn occasione del congresso dell’American College of Cardiology, recentemente tenutosi ad Orlando in Florida (USA), sono stati presentati i risultati dello studio ODISSEY OUTCOMES che ha dimostrato come l’Alirocumab, anticorpo monoclonale umano appartenente alla classe degli inibitori del PCSK9, sia in grado di ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari in pazienti ad alto rischio, determinando un abbassamento ulteriore dei livelli di colesterolo LDL rispetto a quanto ottenibile con le statine ad alta efficacia a dosaggi ottimizzati.
Si è trattato di un trial multicentrico di estensione planetaria. Hanno partecipato 1315 centri in 57 paesi per reclutare 18.924 pazienti di età ≥ 40 anni, che avevano subito una sindrome coronarica acuta (infarto del miocardio o angina instabile) nei 12 mesi precedenti la randomizzazione.
I pazienti erano tutti in trattamento con dosi elevate di statine ad alta efficacia (60-80 mg di atorvastatina, 20-40 mg di rosuvastatina) o alla dose massima tollerata di uno dei due farmaci e, nonostante ciò, non avevano raggiunto il target terapeutico avendo valori di Colesterolo LDL ≥ 70 mg/dL o di Colesterolo non-HDL ≥ 100 mg/dL o di apolipoproteina B  ≥ 80 mg/dL.
I pazienti arruolati sono stati randomizzati a ricevere Alirocumab 75 mg ogni due settimane per via sottocutanea o Placebo, somministrato con le stesse modalità, con l’obiettivo di raggiungere una concentrazione di colesterolo LDL compresa tra 25 mg/dL e 50 mg/dL. La dose del farmaco poteva essere aumentata a 150 mg nei pazienti in cui le concentrazioni di LDL-c non scendevano al di sotto di 50 mg/dL.
L’outcome primario dello studio era rappresentato dalla incidenza di eventi coronarici maggiori: morte per cardiopatia ischemica, infarto non fatale, ictus ischemico fatale o non fatale, ospedalizzazione per angina instabile.
I soggetti trattati con Alirocumab hanno presentato già dalla quarta settimana di trattamento una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di LDL colesterolo superiori al 50%.
Al termine del follow-up (mediana 2.8 anni), si è osservata una significativa riduzione (-15%) dell’outcome primario e della mortalità per tutte le cause (-15%). La mortalità per cause cardiovascolari risultava ridotta del 12% ma senza che si raggiungesse la significatività statistica.
Per quanto riguarda le componenti dell’outcome primario si è osservata una riduzione significativa dei ricoveri per angina instabile (-39%). dell’ictus ischemico (-27%) e dell’infarto non fatale (-14%) ed una riduzione non statisticamente significativa (-8%) della morte coronarica.
Non si sono osservate differenze rilevanti nella incidenza di eventi avversi tra il trattamento attivo (75.8%) ed il placebo (77.1%) tranne che per reazioni minori a livello locale nel sito di iniezione verificatasi nel 3,1% dei pazienti trattati con alirocumab e nel 2,1% dei pazienti trattati con placebo.
Una analisi pre-specificata per sottogruppi ha evidenziato che i migliori risultati si sono verificati nei pazienti nei quali, nonostante la terapia ottimizzata con statine, le concentrazioni plasmatiche di colesterolo LDL erano ancora ≥ 100 mg/dL. Infatti, il numero di pazienti da trattare per prevenire un evento cardiovascolare maggiore, pari a 163 in tutta la casistica, si riduce a soli 29 in questo sottogruppo di pazienti.

I risultati dello studio ODISSEY contribuiscono a rinforzare l’ipotesi del “lower is better” ovvero che i benefici clinici rappresentati dalla riduzione dell’incidenza degli eventi cardiovascolari sia principalmente legata alla riduzione dei livelli plasmatici di LDL colesterolo e che essi continuano a manifestarsi anche al di sotto della soglia di 70 mg/dL.

Ricordiamo che Alirocumab è disponibile e rimborsabile in Itala dall’8 marzo 2017 ma che la prescrizione è limitata ai centri ospedalieri autorizzati dalle Regioni e sottoposta a monitoraggio tramite uno specifico registro.

La rimborsabilità è consentita per le seguenti indicazioni: “adulti con ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote o non familiare) o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta:· in associazione ad una statina o una statina con altre terapie ipolipemizzanti in pazienti non in grado di raggiungere gli obiettivi per il colesterolo LDL (C-LDL) con la dose massima tollerata di statine, oppure in monoterapia o in associazione ad altre terapie ipolipemizzanti in pazienti intolleranti alle statine o per i quali una statina è controindicata”.

 Alirocumab, ipercolestemia

Fonte

The ODYSSEY Outcomes trial: Alirocumab in patients after acute coronary syndrome—topline results. Schwartz GG, Szarek M, Bhatt DL, et al. Presented at: ACC 2018. March 10, 2018. Orlando, FL.

Evaluation of Cardiovascular Outcomes After an Acute Coronary Syndrome During Treatment With Alirocumab – ODYSSEY OUTCOMES. Philippe Gabriel Steg, M.D., FACC, Dharam J. Kumbhani, MD, SM, FACC. Mar 10, 2018

 

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