Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Apr 19, 2018 Gaetano D'Ambrosio Linee guida, Linee guida Prevenzione primaria, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su American Heart Association (AHA). Più di 150 minuti a settimana di attività fisica come prevenzione delle malattie cardiovascolari
L’attività fisica regolare è uno strumento efficace ed economico per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e di altre patologie croniche, non trasmissibili. Oltre alle evidenze scientifiche, lo dimostra il fatto stesso che una delle più importanti associazioni cardiologiche americane, l’American Heart Association (AHA), pubblica un documento con cui riassume le evidenze sulla fattibilità, validità, efficacia delle iniziative che possono essere adottate, a livello di singolo individuo e di popolazione, per promuoverla.
La sedentarietà è un vero e proprio fattore di rischio, responsabile del 9% della mortalità globale, al pari del fumo di sigaretta. D’altra parte l’attività fisica ha un effetto preventivo superiore a quello di molti farmaci, nei confronti di più di 40 patologie, oltre alle malattie cardiovascolari, quali l’obesità, il diabete mellito, il cancro, la depressione, la malattia di Alzheimer, l’artrosi e l’osteoporosi.
L’attività fisica agisce modificando alcuni tradizionali fattori di rischio cardiovascolare, in particolare aumentando il colesterolo HDL, riducendo il peso corporeo, migliorando la sensibilità all’insulina e abbassando la pressione arteriosa.
Tuttavia una componente significativa del suo effetto preventivo è indipendente dai tradizionali fattori di rischio, modificabili con meccanismi ancora non perfettamente conosciuti, ma probabilmente legati alla capacità di contrastare il rimodellamento vascolare determinato dall’invecchiamento.
Sulla base di queste premesse il documento AHA, sollecita gli operatori sanitari e soprattutto i Medici di Medicina Generale, a raccogliere sistematicamente e aggiornare periodicamente, registrandolo in cartella, il dato relativo all’attività fisica, al pari degli indici antropometrici e dei parametri vitali.
Per fare ciò, è sufficiente porre al paziente due sole domande: “Quanti giorni alla settimana pratichi una attività fisica moderata o vigorosa quale camminare a passo svelto?” e “In media, per quanti minuti ti eserciti a questo livello?”.
Il prodotto di questi due valori, misurato in minuti alla settimana, è il parametro da registrare in cartella. L’obiettivo è di raggiungere e superare i 150 minuti a settimana.
Il documento valuta la validità di una serie di strumenti elettronici indossabili, oggi largamente disponibili, che hanno la possibilità di registrare automaticamente ed in modo obiettivo l’attività fisica svolta e perfino di registrarla automaticamente nei database clinici.
Esamina le barriere che si oppongono alla integrazione sistematica della valutazione e della promozione della attività fisica nella pratica clinica e propone strategie per superare questi ostacoli. Tra queste sono considerati formazione ed incentivi economici per gli operatori sanitari e l’attuazione di programmi di promozione della salute, che prevedano anche il coinvolgimento e la qualificazione delle strutture nelle quali si pratica l’attività fisica e il rimborso delle spese sostenute per frequentarle.
In tal modo sarebbe possibile al medico prescrivere l’attività fisica al paziente in analogia con quanto abitualmente fa con altre terapie farmacologiche e non farmacologiche.
Sebbene i possibili “effetti collaterali” dell’attività fisica siano di gran lunga inferiori agli effetti benefici che essa esercita sulla salute, il documento raccomanda che essa sia attuata dopo una valutazione attenta delle condizioni cliniche generali in modo da ridurre i possibili rischi e rinforzare il rapporto di fiducia tra medico e paziente.
Infine, per rendere la promozione della salute più credibile e motivante, i medici dovrebbero dare l’esempio, attuando su se stessi ciò che consigliano ai loro pazienti, anche perché praticare l’attività fisica rende più facile ed efficace consigliarla agli altri.
Fonte: Routine Assessment and Promotion of Physical Activity in Healthcare Settings A Scientific Statement From the American Heart Association Circulation. 2018 Apr 4. pii: CIR.0000000000000559. doi: 10.1161/CIR.0000000000000559. [Epub ahead of print]
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