Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Apr 04, 2018 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci TVP-EP, Farmaci Vasculopatie, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Trombosi venosa profonda, Novità Vasculopatie Commenti disabilitati su PAD, associazione rivaroxaban-aspirina meno complicazioni agli arti inferiori. Trial COMPASS
Lo sviluppo di una una complicanza maggiore (severa ischemia che determina amputazione, intervento di endoarterectomia o bypass) in pazienti con vasculopatia degli arti inferiori si associa ad una prognosi particolarmente severa e ciò giustifica ogni sforzo per prevenire questo genere di eventi.
Il trattamento con rivaroxaban a basse dosi (2.5 mg bid) e aspirina è in grado di ridurre significativamente l’incidenza di tali complicanze.
Queste importanti osservazioni derivano da una analisi per i sottogruppi dello studio COMPASS, un grande trial che ha confrontato, in oltre 27.000 pazienti, l’efficacia preventiva di rivaroxaban associato ad aspirina rispetto all’aspirina da sola in pazienti con vasculopatia aterosclerotica stabile.
Sono stati considerati 6391 pazienti arruolati nello studio COMPASS, affetti da vasculopatia agli arti inferiori dei quali 128 hanno sviluppato una complicanza vascolare maggiore nel corso del follow-up. Questi pazienti sono risultati ad alto rischio di ospedalizzazione (95.4%), amputazione (22.9%), decesso (8,7%) o evento cardiovascolare (3.8%) nell’anno successivo all’evento con un rischio relativo, espresso come Hazard Ratio, di 7,21 per l’ospedalizzazione, 197.5 per l’amputazione e 3.23 per il decesso.
Nei pazienti trattati con rivaroxaban e aspirina, rispetto a quelli trattati con la sola aspirina, si è osservata una riduzione del 43% (P=0.01) dell’incidenza di complicanze vascolari maggiori, del 58% (P=0.01) delle amputazioni, del 24% (P=0.03) degli interventi di chirurgia vascolare e del 24% (P=0.02) di tutti gli eventi vascolari.
Gli autori concludono affermando che il trattamento combinato antiaggregante/anticoagulante con ASA e Rivaroxaban è di grande beneficio nei pazienti con vasculopatia periferica e dovrebbe essere incluso negli schemi di trattamento di questa patologia.
Ricordiamo che allo stato attuale Rivaroxaban, come gli altri farmaci ad azione anticoagulante, non ha indicazione nel trattamento delle vasculopatie periferiche. Le recenti linee guida europee sulle vasculopatie periferiche prevedono solo il trattamento antiaggregante, sotto forma anche di duplice anti-aggregazione in alcuni casi, ma non la terapia anti-coagulante.
Fonte: Major Adverse Limb Events in Lower Extremity Peripheral Artery Disease: COMPASS Trial. J Am Coll Cardiol. 2018 Mar 7. pii: S0735-1097(18)33502-2. doi: 10.1016/j.jacc.2018.03.008. [Epub ahead of print]
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