Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 26, 2018 Cardiotool Aritmie (FA), Farmaci, Novità Aritmie, Novità dalla ricerca, Novità Homepage Commenti disabilitati su Analoghi del LH-RH, nel carcinoma prostatico, potrebbero allungare il tratto QTc
Gli analoghi del LH-RH utilizzati per la terapia ormonale del carcinoma prostatico possono essere responsabili di un incremento significativo del tratto QTc. Questi farmaci inducono una soppressione della increzione di testosterone, paragonabile a quella determinata dalla castrazione chirurgica, che a sua volta è responsabile della comparsa di vampate di calore, disfunzione erettile, osteoporosi.
Oltre a questi comuni eventi avversi, sono stati segnalati insulino-resistenza, diabete, sindrome metabolica ed un incremento di morbilità e mortalità cardiovascolare. Alcuni studi hanno riportato che gli eventi cardiovascolari, compresa la morte improvvisa, possono verificarsi precocemente durante terapia con gli analoghi e, pertanto, non possono essere spiegati con una progressione del processo aterosclerotico.
Poiché è noto che la testosteronemia può influenzare i fenomeni elettrici del cuore e, in particolare, la durata del tratto QT, è possibile che un meccanismo aritmico stia alla base degli eventi cardiovascolari osservati.
Per verificare questa ipotesi è stato condotto uno studio di coorte prospettico che ha arruolato 71 pazienti con cancro prostatico non metastatico. Di questi 33 erano sottoposti a terapia con leuprorelina acetato a cadenza trimestrale mentre gli altri 38 servivano da controlli essendo in remissione dopo aver subito terapia chirurgica o radioterapia. Sono stati esclusi pazienti con una storia di aritmia cardiaca o affetti da blocco di branca completo al momento dell’arruolamento.
I pazienti sono stati controllati a 6, 12 e 24 settimane e sottoposti a dosaggio della testosteronemia, della concentrazione degli elettroliti plasmatici e a elettrocardiogramma standard con valutazione degli intervalli PR, QRS, QT e QTc.
Nei pazienti sottoposti a terapia ormonale si è osservato un drastico calo della concentrazione plasmatica di testosterone.
In tutti i pazienti non è stato riscontrata una variazione significativa della concentrazione degli elettroliti.
I dati elettrocardiografici sono rappresentati nella figura: per ciascun intervallo sono riportate le variazioni rispetto al basale in millisecondi (ms) con il relativo intervallo di confidenza al 95%. Nei pazienti trattati con analogo del LH-RH si è osservata una riduzione significativa della durata del QRS ed un allungamento significativo dell’intervallo QT corretto. Inoltre, un valore di QTc > 440 ms, considerato patologico nell’uomo, si è riscontrato in 4 pazienti del gruppo di controllo e in 12 pazienti del gruppo trattato con analogo.
I risultati di questo piccolo studio, che meritano di essere confermati su casistiche più ampie e completati dalla valutazione degli eventi cardiovascolari, suggeriscono che anche gli analoghi del LH-RH debbano essere annoverati tra i farmaci capaci di indurre un prolungamento del tratto QTc. Anche se non si può escludere una azione diretta del farmaco sulla elettrofisiologia cardiaca, è molto probabile che l’effetto dipenda dalla drastica riduzione della testosteronemia.
E’ un dato importante che ci induce a monitorare l’evoluzione dell’ECG nei pazienti con cancro prostatico in terapia ormonale e che deve essere tenuto in considerazione nella scelta del trattamento di questa patologia.
Fonte: Androgen Deprivation Therapy Is Associated With Prolongation of QTc Interval in Men With Prostate Cancer. J Endocr Soc. 2018 Apr 20;2(5):485-496
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