Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Giu 13, 2018 Gaetano D'Ambrosio IA Ictus TIA, IA Prevenzione primaria, Integrazione alimentare, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Vitamine e minerali supplementari per la prevenzione e il trattamento delle malattie cardiovascolari
I supplementi nutrizionali contenenti vitamine e sali minerali sono molto utilizzati nell’ipotesi che possano migliorare lo stato di salute generale. Si stima che negli stati uniti fino al 52% della popolazione ne faccia uso. Anche in Europa si registrano percentuali analoghe, soprattutto nei paesi del nord.
Sebbene alcuni supplementi siano di evidente utilità in particolari condizioni cliniche o in determinate situazioni carenziali, poco è noto sull’effetto degli apporti vitaminici nel campo della prevenzione cardiovascolare.
Per chiarire questo aspetto è stata condotta un revisione sistematica della letteratura ed una meta-analisi su 179 studi pubblicati tra gennaio 2012 e ottobre 2017 che ha condotto ai seguenti risultati.
Possono produrre un beneficio i supplementi di acido folico che sono risultati associati ad una riduzione del 17% del rischio di eventi cardiovascolari ed in particolare dell’ictus con un NNT (numero di soggetti da trattare per evitare un evento) di 111. Il beneficio non riguarda per la mortalità per tutte le cause.
Non vi è evidenza di beneficio per i supplementi a base di vitamina D, vitamina C, vitamina E, vitamina B6, magnesio, zinco, ferro e calcio, nonché i prodotti multivitaminici.
Sono associati ad un piccolo ma significativo incremento del rischio i prodotti a base di niacina e di antiossidanti.
Si può supporre che la minore incidenza di ictus nei soggetti che assumono supplementi di acido folico sia legata ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di omocisteina anche se gli studi disponibili non hanno finora documentato una relazione tra riduzione dell’omocisteinemia e rischio di ictus. Il possibile effetto preventivo cardiovascolare di acido folico e vitamine del gruppo B meriterebbe un ulteriore approfondimento con trial clinici disegnati ad hoc.
E’ appena il caso di ricordare il principio generale per cui la assenza di evidenze a favore di un trattamento preventivo o terapeutico non costituisce una evidenza di non efficacia.
Tuttavia, sulla base dei risultati di questa ampia meta-analisi gli autori concludono affermando che,in assenza di ulteriori studi, appare oggi quanto mai opportuno limitarsi a rinforzare il consiglio di seguire una dieta salutare ricca di alimenti vegetali nei quali sono naturalmente contenuti le vitamine e i sali minerali di cui l’organismo ha bisogno.
Fonte: Supplemental Vitamins and Minerals for CVD Prevention and Treatment. J Am Coll Cardiol. 2018 Jun 5;71(22):2570-2584. doi: 10.1016/j.jacc.2018.04.020.
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