Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 28, 2018 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci Prevenzione primaria, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Effetti dell’aspirina in prevenzione cardiovascolare e oncologica, legati al peso corporeo e dose
L’efficacia e la tollerabilità dell’acido acetilsalicilico (ASA) in prevenzione primaria, possono essere significativamente condizionate dal peso corporeo, sia per quanto riguarda la prevenzione cardiovascolare che la prevenzione oncologica.
Questa osservazione rappresenta solo una parte degli interessanti risultati di una complessa meta-analisi, recentemente pubblicata su Lancet, che ha rivalutato i dati di 117.279 soggetti, arruolati in 10 trial sull’ASA in prevenzione primaria, alla luce dei parametri antropometrici.
Un primo importante risultato è stato aver constatato che l’efficacia dell’ASA alla dose di 75-100 mg/die nel prevenire gli eventi cardiovascolari decresce con il crescere del peso corporeo. Il massimo beneficio si osserva nei soggetti che pesano tra 50 e 69 Kg, con una riduzione significativa degli eventi del 25%, mentre nei soggetti che pesano 70 Kg o più il l’efficacia del farmaco non è dimostrata.
Al contrario, dosi più elevate (≥ 325 mg) di ASA risultano più efficaci nei soggetti con peso corporeo più elevato. In particolare, dosi intermedie (300-325 mg) sono efficaci solo nei pazienti con peso corporeo ≥ 70 Kg, producendo una riduzione del 17% dell’incidenza di eventi cardiovascolari, mentre dosi elevate (500 mg) sono efficaci solo nei pazienti con peso corporeo ≥ 90 Kg, determinando una riduzione del 48% dell’incidenza degli eventi cardiovascolari o del decesso.
Risultati simili si sono riscontrati negli uomini e nelle donne, nei pazienti con diabete, nei trial di prevenzione cardiovascolare secondaria e negli studi di prevenzione oncologica.
La stratificazione in funzione del peso corporeo ha anche messo in evidenza alcuni effetti negativi dell’ASA dovuti all’eccesso di dosaggio quali un aumentato rischio di morte improvvisa in soggetti trattati con dosi eccessive rispetto al peso corporeo ed un eccesso di mortalità in soggetti con peso inferiore a 50 kg trattati con ASA a 75-100 mg.
I risultati di questo studio sono estremamente interessanti e possono almeno in parte spiegare i risultati non brillanti ottenuti nei trial che hanno saggiato l’efficacia dell’ASA in prevenzione primaria. In questi studi, infatti, come nella pratica clinica, l’ASA è stato utilizzato a vari dosaggi, prevalentemente bassi in Europa, intermedi o elevati negli Stati Uniti, ma sempre a dosi fisse, indipendenti dalle caratteristiche somatiche del paziente.
L’interazione dose-peso corporeo potrebbe spiegare questi risultati e giustificare le differenze di efficacia osservate negli uomini e nelle donne.
L’ASA è rapidamente de-acetilata dalle esterasi a livello intestinale, nel sangue, nel fegato per cui la sua bio-disponiblità può essere significativamente influenzata dalla quantità di questi tessuti, ovvero dalla massa magra del paziente. Inoltre, nei soggetti obesi, si osserva un aumentato turnover delle piastrine. Questi fenomeni potrebbero spiegare la ridotta efficacia dell’ASA nell’inibire la produzione di trombossano nelle piastrine quando si utilizzano dosi fisse in soggetti con peso corporeo elevato.
Dosi più elevate di ASA possono compensare la ridotta bio-disponibilità nei soggetti più corpulenti ma potrebbero essere eccessive ed anche dannose nei soggetti con peso corporeo minore perché determinerebbero una ridotta produzione di prostaciclina a livello endoteliale.
Sicuramente sono necessarie ulteriori studi per meglio chiarire gli effetti del peso corporeo sulla farmacodinamica dell’ASA e le conseguenze che queste acquisizioni possono determinare nella pratica clinica. Tuttavia, con la possibilità di ottenere risultati più brillanti personalizzando la posologia, si apre una nuova prospettiva di utilizzo di un vecchio farmaco che, a oltre un secolo dalla sua introduzione in terapia continua a suscitare grande interesse.
Fonte: Effects of aspirin on risks of vascular events and cancer according to bodyweight and dose: analysis of individual patient data from randomised trials. Published online July 12, 2018
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