Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 13, 2018 Gaetano D'Ambrosio IA Prevenzione primaria, Integrazione alimentare, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Multivitaminici e minerali non producono beneficio sulla salute cardiovascolare
L’integrazione alimentare con preparati multivitaminici o contenenti sali minerali non produce nessun beneficio sulla salute cardiovascolare.
E’ il risultato di una ampia meta-analisi e revisione sistematica della letteratura che ha incluso trial cinici e studi osservazionali prospettici, effettuati nella popolazione generale, che avevano valutato la possibile associazione tra supplementazione multi-vitaminica/minerale (MVM) ed esiti cardiovascolari.
Sono stati utilizzati i risultati di 18 studi comprendenti oltre due milioni di partecipanti con un follow-up di oltre 18 milioni di anni/persona.
Nella figura sono rappresentati i rischi relativi, con gli intervalli di confidenza al 95%, associati alla assunzione di MVM per ciascuno degli esiti clinici considerati. Per ciascun esito è rappresentato anche il numero (n) di studi utilizzati.
Non è stata evidenziata alcuna associazione tra supplementazione di MVM e mortalità per malattie cardiovascolari, coronaropatia, ictus e per l’incidenza di ictus. Lo stesso risultato è stato osservato in una analisi pre-specificata per sottogruppi nella quale gli studi sono stati distinti in funzione della durata del follow-up (≤10 e >10 anni), dell’età, del genere, della durata dell’uso degli integratori MVM (≤5 e >5 anni), del tipo di popolazione (generale o professionisti della salute), dell’esclusione dei pazienti con storia di coronaropatia e della presenza di correzioni statistiche per tener conto di dieta, abitudine al fumo, attività fisica e sede dello studio.
Al contrario, è stata evidenziata una minore incidenza di coronaropatia nei soggetti che facevano uso di MVM ma questo risultato era derivato interamente dai sei studi osservazionali considerati e non dai due trial randomizzati.
Gli autori concludono affermando che la supplementazione multivitaminica o minerale non migliora gli esiti cardiovascolari nella popolazione generale.
In una intervista il primo autore ha affermato “Spero che i risultati del nostro studio riducano l’enfasi che circonda l’uso di supplementi multivitaminici e minerali ed incoraggi la gente ad adottare metodi di provata efficacia nel ridurre il loro rischio di malattie cardiovascolari quali mangiare più frutta e verdura, fare attività fisica ed evitare il fumo di tabacco”.
In un editoriale pubblicato sullo stesso numero della rivista si sottolinea come molti dei risultati positivi riscontrati tra integrazione alimentare e prevenzione cardiovascolare, siano derivati da studi osservazionali che poi sono stati generalmente smentiti da successivi studi clinici randomizzati, fenomeno che si è riprodotto nella recente meta-analisi per quanto riguarda l’incidenza di coronaropatia.
Gli studi osservazionali, infatti, sono gravati da limiti metodologici il più rilevante dei quali è rappresentato dalla impossibilità di escludere del tutto, anche adottando appropriate metodologie statistiche, l’effetto di fattori confondenti ovvero di caratteristiche della popolazione esaminata, non valutate nello studio, che differiscono significativamente tra i gruppi e che possono aver influenzato gli esiti esaminati.
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