Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 01, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage Commenti disabilitati su Pazienti asmatici, non controllati, esposti a rischio di sviluppare fibrillazione atriale
I pazienti asmatici, soprattutto se la patologia non è ben controllata, sono esposti ad un rischio significativamente aumentato di sviluppare la fibrillazione atriale.
E’ quanto emerge dalla analisi dei dati di 54567 soggetti, esenti da fibrillazione atriale, arruolati in un ampio studio osservazionale, il Nord-Trøndelag Health Study (HUNT), condotto in Norvegia, dei quali 5961 (10.9%) dichiaravano di aver sofferto di asma, 3934 (7.2) di aver ricevuto una diagnosi di asma, 2485 (4.6%) di essere affetti da asma in fase attiva.
Utilizzando i criteri delle linee guida GINA, i pazienti asmatici sono stati classificati come affetti da patologia controllata, parzialmente controllata o non controllata. In particolare l’asma era definito non controllato in presenza di sintomi diurni, risvegli notturni, necessità di assumere farmaci al bisogno e limitazione delle attività quotidiane.
Dopo un follow-up di circa 15 anni, 2071 soggetti (4.6%) avevano sviluppato una fibrillazione atriale. Rispetto ai soggetti esenti da asma, quelli che dichiaravano di aver avuto una diagnosi di asma risultavano avere un rischio del 38% più elevato di sviluppare la fibrillazione atriale.
Inoltre, mentre non è stata verificata una associazione significativa con l’asma controllato, il rischio di fibrillazione atriale è risultato aumentato del 40% e del 74% rispettivamente
nei pazienti con asma parzialmente controllato e in quelli con asma non controllato.
Asma e fibrillazione atriale, due patologie apparentemente molto diverse, in realtà condividono fattori patogenetici comuni tra cui lo stato infiammatorio e l’attivazione del sistema simpatico. Inoltre i soggetti asmatici assumono frequentemente farmaci beta-agonisti che possono stimolare il cuore e facilitare le aritmie.
I risultati di questo studio, che per la prima volta evidenziano una relazione di tipo dose-risposta tra controllo dell’asma e fibrillazione atriale, non ci dicono nulla sui meccanismi fisiopatologici che legano le due patologie ma aprono un interessante filone di ricerca. Nell’attesa di ulteriori studi, abbiamo una buona motivazione in più per perseguire il miglior controllo possibile della patologia nei pazienti asmatici.
Fonte: Associations of Asthma and Asthma Control With Atrial Fibrillation Risk Results From the Nord-Trøndelag Health Study (HUNT) JAMA Cardiol. Published online July 11, 2018. doi:10.1001/jamacardio.2018.1901
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