Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Set 05, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria, Novità Scompenso cardiaco Commenti disabilitati su Vaccinazioni in pazienti con scompenso cardiaco: approfondimenti dalle linee guida
La buona pratica di vaccinare contro il virus dell’influenza e il pneumococco i pazienti con scompenso cardiaco sta subendo un progressivo declino.
Lo documenta una ricerca eseguita negli stati uniti nell’ambito di un progetto multicentrico finalizzato a migliorare la qualità delle cure offerte ai pazienti con scompenso.
Sono stati esaminati 131.761 pazienti, candidabili alla vaccinazione e privi di controindicazioni, dimessi da 392 ospedali nel periodo compreso tra ottobre 2012 e marzo 2017.
La proporzione di pazienti vaccinati contro l’influenza, complessivamente pari al 68%, si è ridotta dal 70% nella stazione 2012-2013 al 66% nella stagione 2016-2017. La differenza è statisticamente significativa ma non lo è più dopo gli aggiustamenti statistici.
La tendenza è analoga per la vaccinazione anti-pneumococcica che complessivamente riguarda il 66% dei pazienti ma scende dal 71% nel 2013 al 60% nel 2016 con una significatività che permane dopo aggiustamento statistico.
E’ da rilevare anche il progressivo incremento dei pazienti che hanno rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione, fenomeno che potrebbe essere correlato alla diffusione attraverso i social media di false notizie sulla tollerabilità dei vaccini.
Gli ospedali con una più elevata percentuale di pazienti vaccinati sono risultati quelli con le migliori performance assistenziali.
In un sottogruppo di pazienti per i quali erano disponibili i dati si è potuto valutare l’effetto delle vaccinazioni sulla mortalità globale. I pazienti vaccinati, rispetto ai non vaccinati, hanno presentato un rischio di decesso lievemente inferiore (Hazard Ratio rispettivamente 0.96 e 0.95) ma non in modo statisticamente significativo.
Si può quindi concludere che, nel campione studiato, un paziente ricoverato per scompenso cardiaco su tre non è stato sottoposto alle vaccinazioni per le infezioni delle vie respiratorie raccomandate dalle linee guida americane ed europee. Il dato è particolarmente preoccupante se si considera che soggetti cardiopatici con scompenso cardiaco riacutizzato sono particolarmente vulnerabili alle infezioni respiratorie.
Il mancato riscontro di un beneficio clinico in termini di mortalità globale deve essere considerato con cautela per varie ragioni: perché il mancato raggiungimento della significatività statistica non è prova di una mancata efficacia del trattamento in esame; perché il campione utilizzato non è rappresentativo; perché tale risultato è il frutto di uno studio osservazionale nel quale non tutti i fattori di confondimento possono essere stati controllati. Gli stessi autori sottolineano la necessità di condurre studi clinici randomizzati e controllati per valutare la relazione tra pratica vaccinale ed esiti clinici.
Fonte: Vaccination Trends in Patients With Heart Failure Insights From Get With The Guidelines–Heart Failure JACC Heart Fail. 2018 Aug 7. pii: S2213-1779(18)30306-8. doi: 10.1016/j.jchf.2018.04.012. [Epub ahead of print]
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