Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ott 03, 2018 Gaetano D'Ambrosio Cardiologia di genere, Cardiologia di genere Novità, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ictus Tia, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su La dieta mediterranea riduce il rischio di ictus nelle donne
I benefici della dieta mediterranea sull’apparato cardiovascolare sono ben noti. Meno documentata è l’associazione tra l’aderenza alla dieta e il rischio di ictus cerebrale nei soggetti con differente profilo cardio-vascolare e la possibilità che tale associazione differisca in funzione del genere.
Per rispondere a questi quesiti sono stati esaminati i dati di 23232 soggetti di età compresa tra 40 e 77 anni (54.5% donne), arruolati nello studio EPIC nella contea britannica di Norfolk.
L’aderenza alla terapia è stata valutata mediante la compilazione di un diario pre-strutturato della durata di 7 giorni che consente di ottenere un punteggio globale tra zero e nove, assegnando un punto a ciascuno degli alimenti protettivi assunti in quantità superiore al livello mediano (frutta, noci, verdure, legumi, cereali, pesce, grassi insaturi) ed un punto a ciascuno degli alimenti non protettivi (latticini, carne e uova) consumati in quantità inferiore al livello mediano. Un ulteriore punto era assegnato per un consumo di alcool compreso tra 5 e 25 g/die nelle donne e tra 10 e 50 g/die negli uomini.
I pazienti sono stati seguiti con un follow-up della durata media di 17±4.6 anni durante il quale sono stati registrati i casi incidenti di ictus utilizzando le cartelle ospedaliere ed i certificati di decesso.
L’effetto protettivo della dieta mediterranea è stato valutato confrontando l’incidenza di ictus nei soggetti compresi nel quarto quartile del punteggio (massima aderenza alla dieta) rispetto a quelli compresi nel primo quartile (minima aderenza).
I principali risultati dello studio sono rappresentati nella figura.
L’incidenza di ictus risulta significativamente inferiore nei pazienti con maggiore aderenza alla dieta mediterranea e nel sottogruppo delle donne ma non negli uomini.
L’incidenza è anche significativamente ridotta nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare e anche in questo caso sono le donne a determinare il risultato.
L’analisi relativa ai singoli componenti della dieta, ha evidenziato una associazione significativa solo con il consumo di verdure e di alcool e questo, secondo gli autori, può essere interpretato supponendo che i benefici della dieta siano attribuibili agli effetti sinergici o additivi dei singoli nutrienti di cui è composta.
La dieta mediterranea, quindi, è efficace anche nei confronti dell’ictus anche se a beneficiarne sono principalmente le donne.
E’ noto che i benefici della dieta mediterranea sono dovuti all’azione sulla pressione arteriosa, sui lipidi plasmatici e sullo stato infiammatorio. Non è chiaro, però, perché vi sia una così evidente differenza di genere nella prevenzione dell’ictus. Bisogna tuttavia ricordare che le donne sono esposte a fattori di rischio specifici, quali i fattori ormonali legati alla gravidanza e alla menopausa, la pre-eclampsia, il diabete gestazionale, l’uso di contraccettivi ormonali e della terapia ormonale sostitutiva. Inoltre, alcuni fattori di rischio comuni ai due generi, quali l’ipertensione, il diabete mellito, la fibrillazione atriale e l’emicrania con aura, sono maggiormente prevalenti nelle donne.
Fonte: Mediterranean Diet Reduces Risk of Incident Stroke in a Population With Varying Cardiovascular Disease Risk Profiles Stroke. 2018;49:2415-2420
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