Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ott 16, 2018 Cardiotool Farmaci, Farmaci Prevenzione primaria, Farmaci Prevenzione secondaria, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Uso delle statine solo per prevenzione di eventi cardiovascolari CV e non per ridurre il rischio di altri esiti clinici al di fuori del rischio cardiovascolare
Secondo i risultati di una revisione delle meta-analisi disponibili, pubblicata su “Annals of Internal Medicine”, le statine devono essere utilizzate solo per la prevenzione degli eventi cardiovascolari (CV) e non per ridurre il rischio di altri esiti clinici al di fuori del rischio cardiovascolare.
Le statine sono utilizzate per ridurre la morbilità e la mortalità cardiache nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie CV e precedenti metanalisi hanno suggerito che le statine potrebbero essere associate a esiti di diverse altre malattie.
Sono state analizzate 256 meta-analisi, sia di studi osservazionali che randomizzati controllati, per valutare la validità e la credibilità delle prove relative a queste affermazioni, i ricercatori hanno analizzato 112 meta-analisi di studi osservazionali e 144 meta-analisi di studi randomizzati controllati.
Negli studi osservazionali sono state identificate: nessuna evidenza convincente (classe I); 2 associazioni altamente suggestive (classe II) relative alla riduzione della mortalità per cancro e della frequenza delle riacutizzazioni nella BPCO; 21 associazioni suggestive (classe III) e 42 associazioni deboli (classe IV).
Nei trial ha raggiunto un livello sufficiente di evidenza priva di bias l’associazione con la riduzione della mortalità per tutte le cause nei pazienti con malattia renale cronica.
Per gli eventi avversi, gli studi osservazionali hanno mostrato una prova indicativa del fatto che le statine aumentano il rischio di diabete e miopatia. Tra gli studi randomizzati, non sono stati rilevati effetti statisticamente significativi su miopatia, mialgia o rabdomiolisi.
Nonostante i problemi muscolari comunemente riportati dall’uso di statine, lo studio non è riuscito a identificare prove evidenti di eventi muscolari avversi con l’uso di statine. L’assenza di effetti dannosi, specialmente quelli con prove altamente convincenti o altamente suggestive, è rassicurante. Tuttavia, non si può escludere la possibilità che alcuni di questi danni, come la rabdomiolisi o la miopatia grave, possano essere troppo rari per essere esclusi con certezza.
Mentre ci sono state prove consistenti che le statine aumentassero modestamente il rischio di diabete, i dati non erano abbastanza forti da giustificare la sospensione delle statine a causa di queste evidenze. La terapia con statine deve essere prescritta a pazienti con o senza fattori di rischio di diabete di tipo 2 per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, senza timore di aumentare il rischio di diabete di tipo 2.
Le raccomandazioni cliniche sottolineano anche l’importanza delle modifiche dello stile di vita per i pazienti che iniziano la terapia con statine per diminuire il rischio sia per eventi cardiovascolari che per il diabete.
L’analisi ha concluso che con una mancanza di prove a supporto dell’uso di statine per indicazioni non CV, i risultati non raccomandano modifiche alle attuali linee guida cliniche per l’uso di statine.
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