Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Nov 23, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ipertensione Commenti disabilitati su Benefici e danni del trattamento antipertensivo in pazienti a basso rischio con ipertensione lieve
L’efficacia preventiva della terapia anti-ipertensiva in pazienti ad alto rischio cardiovascolare è ben stabilita. Meno chiaro è se sia realmente utile un trattamento anti-ipertensivo a lungo termine nei pazienti che hanno valori pressori al di sopra dei valori di riferimento suggeriti dalle linee guida pur avendo un profilo di rischio cardiovascolare basso.
Per chiarire questo aspetto della terapia dell’ipertensione di grande rilevanza pratica sono stati analizzati i dati contenuti nel Clinical Practice Research Datalink, un grande database che raccoglie dati anonimizzati provenienti da un network di medici di medicina generale britannici collegandoli ad altri database sanitari.
Sono stati individuati 19143 pazienti. di età compresa tra 18 e 74 anni con una ipertensione di primo grado (140-159 mmHg di sistolica e 90-99 mmHg di diastolica), esenti da malattia cardiovascolare o fattori di rischio cardiovascolari e sottoposti per la prima volta a terapia anti-ipertensiva. I pazienti trattati sono stati appaiati, con la tecnica statistica del “propensity score”, ad altrettanti pazienti con caratteristiche simili, non sottoposti a terapia anti-ipertensiva.
I pazienti sono stati seguiti con un follow-up di durata mediana pari a 5.8 anni con lo scopo di valutare comparativamente la mortalità e l’incidenza di malattia cardiovascolare o di eventi avversi legati alla terapia.
Dall’analisi dei risultati, non si è evidenziata alcuna differenza sia nella mortalità che nell’incidenza di malattia cardiovascolare tra i pazienti trattati e quelli non trattati mentre nei primi si è riscontrato un rischio significativamente aumentato di eventi avversi e, in particolare, di ipotensione (+69%), sincope (+28%), anomalie elettrolitiche (+72%) e insufficienza renale acuta (+37%).
Gli autori concludono affermando che questi risultati non supportano le raccomandazioni delle linee guida che incoraggiano il trattamento farmacologico anche in pazienti con ipertensione di grado lieve e a basso rischio in quanto evidenziano un incremento di eventi avversi a fronte di una efficacia nulla nei confronti degli outcome clinici.
Le recenti linee guida europee consigliano di iniziare il trattamento farmacologico nei pazienti con ipertensione di grado 1 a rischio basso o moderato solo se i valori pressori risultano non controllati dopo 3-6 mesi di intervento sugli stili di vita.
I risultati di questo studio non hanno il livello di evidenza di un trial clinico randomizzato ma coprono una area scarsamente esplorata dagli studi clinici ed inducono a considerare attentamente l’opportunità di una terapia farmacologica anti-ipertensiva in soggetti a rischio cardiovascolare basso.
Fonte: Benefits and Harms of Antihypertensive Treatment in Low-Risk Patients With Mild Hypertension JAMA Intern Med. Published online October 29, 2018. doi:10.1001/jamainternmed.2018.4684
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