Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Dic 15, 2018 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci diabete, Novità dalla ricerca, Novità Diabete, Novità Homepage Commenti disabilitati su Efficacia ipotensiva delle glifozine nei diabetici, anche nei confronti dei valori pressori registrati durante la notte
Gli effetti cardiovascolari e nefro-protettivi delle glifozine sono ben noti. Essi almeno in parte sono dovuti all’effetto ipotensivo del farmaco a sua volta determinato dalle azioni diuretica e natriuretica.
Per verificare come l’effetto ipotensivo si manifesta nell’arto delle 24 ore è stato condotto in Giappone uno studio clinico multicentrico, randomizzato e controllato con placebo, che ha arruolato 131 pazienti con diabete mellito e ipertensione notturna non controllata in trattamento anti-diabetico e anti-ipertensivo (comprendente un sartano) stabile da almeno 8 settimane.
Dopo un periodo di run-in di 8 settimane i pazienti sono stati randomizzati a ricevere empaglifozin 10 mg/die o placebo per 12 settimane durante le quali le terapie anti-diabetica e anti-ipertensiva potevano essere modificate a discrezione del medico curante.
I pazienti arruolati sono stati controllati a 4, 8 e 12 settimane. Durante la visita è stata registrata la pressione arteriosa. Un monitoraggio domiciliare (HBPM) è stato eseguito per 5 giorni consecutivi prima di ogni visita di controllo utilizzando un apparecchio automatico validato per l’autocontrollo. Un monitoraggio di 24 ore (ABPM) è stato eseguito all’arruolamento e dopo 12 settimane.
L’obiettivo primario dello studio era rappresentato dalla differenza, rispetto al valore basale, della pressione arteriosa sistolica e diastolica media nelle ore notturne ottenuta mediante ABPM alla dodicesima settimana. Secondariamente sono state valutate le differenze rispetto al basale delle misurazioni medie diurne e di tutta la giornata. Sono state inoltre verificate le variazioni della pressione domiciliare mattutina, delle misurazioni effettuate in ambulatorio, della concentrazione dell’emoglobina glicata, del peso corporeo e di altri parametri di laboratorio.
I risultati principali, relativi a 131 pazienti (63 nel gruppo placebo e 68 nel gruppo empagifozin) sono riportati nella figura.
I pazienti in trattamento attivo hanno evidenziato una riduzione significativa della pressione arteriosa rispetto ai valori basali sia nelle ore notturne (-6.3/-2.5 mmHg) che nelle ore diurne (-11.7/-4.1 mmHg). I pazienti del gruppo placebo, invece, hanno presentato variazioni pressorie di entità molto minore e statisticamente non significative. Analoghi risultati sono stati ottenuti considerando le misurazioni effettuate in ambulatorio (-11.7/-3.5 mmHg) e le misurazioni domiciliari nelle ore del mattino (-13.3/-3.8 mmHg).
Una riduzione di modesta entità ma statisticamente significativa si è registrata nel gruppo trattato con empaglifozin per quanto riguarda l’emoglobina glicata (-33%) e il peso corporeo (-1.3 Kg).
I risultati di questo studio confermano l’efficacia ipotensiva delle glifozine nei diabetici, anche nei confronti dei valori pressori registrati durante la notte, rendendone particolarmente favorevole l’utilizzo nei pazienti con problematiche cardio-vascolari.
Fonte: 24-Hour Blood Pressure-Lowering Effect of an SGLT-2 Inhibitor in Patients with Diabetes and Uncontrolled Nocturnal Hypertension: Results from the Randomized, Placebo-Controlled SACRA Study. Circulation, 29 nov 2018 [epub ahed of print)
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