Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Gen 14, 2019 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su American College of Cardiology (ACC) 2018. Trattamento per la cessazione del fumo
Il fumo di tabacco è uno dei più rilevanti fattori di rischio cardiovascolari. Si stima che un terzo dei decessi attribuiti al fumo di sigaretta siano dovuti a malattia cardiovascolare. D’altra parte dal 10% al 30% di tutte le morti per cause cardiovascolari possono essere attribuite al fumo di sigaretta.
Il fumo contribuisce al processo aterosclerotico con molteplici meccanismi: compromettendo la funzione endoteliale, favorendo lo sviluppo e la destabilizzazione della placca, alterando l’equilibrio emocoagulativo. Inoltre, il fumo è associato ad una aumentato rischio di scompenso e di aritmie atriali e ventricolari. Il danno si verifica non solo nei fumatori ma anche nelle persone esposte al fumo passivo.
D’altra parte è noto che la cessazione dal fumo riduce il rischio cardiovascolare anche nei pazienti che hanno già subito un evento e che i programmi per la disassuefazione hanno un rapporto costo-efficacia favorevole in rapporto anche alla gestione degli altri fattori di rischio.
E’ ben noto che i danni alla salute provocati dal fumo coinvolgono molti altri organi e apparati ma il legame tra fumo e patologie dell’apparato cardiovascolare è così stretto che una delle principali associazioni cardiologiche americane, ha sentito l’esigenza di dotarsi di un documento di consenso sulla gestione di questo importante problema di salute.
La strategia di fondo adottata è quella classica delle 5A (Ask, Advice, Assess, Assist, Arrange) che consiste nel:
1) [chiedere] sistematicamente al paziente quale rapporto ha con il fumo di tabacco; 2) [consigliare] a tutti di smettere; 3) [verificare] se il paziente ha preso in considerazione l’idea di provare a smettere di fumare; 4) [assistere] chi è orientato a smettere mettendogli a disposizione strumenti farmacologici e non farmacologici; 5) [impostare] un follow-up allo scopo di monitorare il processo di cambiamento e prevenire le ricadute.
In realtà il modello proposto dai cardiologi americani differisce da questo schema in quanto si propone di offrire il trattamento per la cessazione a tutti i fumatori, indipendentemente dalla loro propensione ad affrontare il percorso di disassuefazione, lasciando ovviamente al paziente la facoltà di rifiutarlo. Questo approccio è ritenuto più adeguato al contesto clinico rappresentato dai pazienti a rischio di malattia cardiovascolare o con cardiopatia in atto per i quali, in analogia a quanto accade per gli altri fattori di rischio, si ritiene di dover offrire comunque una opzione di trattamento, come espressione di buona pratica clinica, indipendentemente dalla propensione del paziente ad accettarla.
Il documento dei cardiologi americani è una disamina molto articolata ed esauriente dei rischi, benefici e delle prove di efficacia relativi a tutti gli strumenti proposti per la cessazione dal fumo. Ci limitiamo a riportare il contenuto di due tabelle riassuntive che riguardano due aspetti particolarmente interessanti: i farmaci da preferire in presenza di malattia cardiovascolare e le informazioni da dare al paziente riguardo il possibile uso della sigaretta elettronica.
Fonte: 2018 ACC Expert Consensus Decision Pathway on Tobacco Cessation Treatment. J Am Coll Cardiol. 2018 Dec 25;72(25):3332-3365
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