Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 04, 2019 Cardiotool IA Ictus TIA, IA Prevenzione primaria, Integrazione alimentare, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Ictus Tia, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Il consumo frequentedi bevande dolcificate è associato a un maggior rischio di ictus, coronaropatia e decesso
Il consumo frequente, più di una volta al giorno, di bevande dolcificate è associato a un maggior rischio di ictus, coronaropatia e decesso.
Queste affermazioni scaturiscono da una analisi dei dati dello Women’s Health Initiative Observational Study una grande coorte costituita da donne in post-menopausa, di età compresa tra 50 e 79 anni, reclutate tra il 1993 e il 1998 in 40 centri negli Stati Uniti e seguite continuamente.
Al terzo anno di follow-up le donne hanno compilato un questionario comprendente il consumo di bevande dolcificate.
I risultati dello studio sono relativi a 81.714 donne la maggioranza delle quali (64%) non faceva uso di bevande dolcificate o ne assumeva saltuariamente mentre solo il 5.1% le assumeva due o più volte al giorno.
Dopo un follow-up medio di 11.9 anni si è potuta documentare una incidenza di eventi significativamente superiore nelle donne che assumevano le bevande dolcificate più di una volta al giorno rispetto a quelle che ne facevano un uso saltuario o non le assumeva affatto.
In particolare si è osservato un incremento del 23% di tutti gli ictus, del 31% degli ictus ischemici, del 29% degli eventi coronarici e del 16% della mortalità per tutte le cause. Non si è osservata una maggiore incidenza di ictus emorragico mentre per gli ictus ischemici il rischio è risultato particolarmente aumentato (+81%) per gli eventi dovuti ad occlusione dei piccoli vasi ma non per gli eventi cardio-embolici e per quelli dovuti ad aterosclerosi delle grandi arterie. L’associazione tra consumo di bevande dolcificate e occlusione dei piccoli vasi è risultata ancora più evidente escludendo le donne diabetiche e sostanzialmente equivalente nelle donne ipertese rispetto alle non ipertese.
Anche se è noto che molti dolcificanti possono avere effetti metabolici sfavorevoli, i meccanismi fisiopatologici che potrebbero spiegare l’associazione tra consumo elevato di bevande dolcificate e ictus da occlusione dei piccoli vasi sono del tutto sconosciuti.
Gli stessi autori riconoscono che il disegno osservazionale dello studio non esclude la possibilità che alcuni fattori confondenti sconosciuti possano aver influito sui risultati nonostante sia stata effettuata una analisi multivariata che ha preso in considerazione molte caratteristiche demografiche, socio-economiche e cliniche delle partecipanti.
Malgrado tali limitazioni, i risultati di questo grande studio, aggiungendosi a quelli di studi precedenti, ci mettono in guardia da un uso eccessivo di bevande dolcificate e pongono le basi per ulteriori ricerche finalizzate a esplorare il possibile ruolo causale delle singole sostanze dolcificanti nei confronti di specifici esiti cardio-vascolari.
Fonte: Artificially Sweetened Beverages and Stroke, Coronary Heart Disease, and All-Cause Mortality in the Women’s Health Initiative Stroke. 2019;0 [Epub ahed of print]
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