Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Apr 01, 2019 Gaetano D'Ambrosio IA Prevenzione primaria, Integrazione alimentare, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Un apporto eccessivo di colesterolo con la dieta, in particolare di uova, è associato ad un aumentato rischio cardiovascolare
Un apporto eccessivo di colesterolo con la dieta, in particolare di uova, è associato ad un aumentato rischio cardiovascolare. L’affermazione, che sintetizza i risultati di una recente ricerca pubblicata su JAMA, può sembrare scontata ma non lo è. Infatti, se esistono solide prove della relazione tra concentrazioni plasmatiche di colesterolo e malattia cardiovascolare aterosclerotica, non altrettanto può dirsi a proposito del ruolo eziologico dell’apporto alimentare di colesterolo, molto più difficile da misurare e da valutare distinguendolo da molti altri componenti dell’alimentazione e da altri fattori legati allo stile di vita.
Lo studio ha preso in considerazione i dati di sei delle venti coorti che compongono il “Lifetime Risk Pooling Project”, arruolando quasi 30.000 soggetti esenti da malattia cardiovascolare in condizioni basali, caratterizzati da un apporto calorico giornaliero compreso tra 500 kcal d 6000 kcal, per i quali erano disponibili tutti i dati richiesti dal protocollo.
L’apporto dietetico di colesterolo e uova è stato determinato al momento dell’arruolamento basandosi su quanto riferito dai partecipanti.
I soggetti sono stati seguiti con un follow-up mediano di 17.5 anni finalizzato alla valutazione dei due outcome primari: A) mortalità per tutte le cause; B) malattia cardiovascolare, comprendente coronaropatia fatale e non fatale, ictus, scompenso cardiaco e morte cardiovascolare per altre cause.
I risultati sono espressi come variazione relativa del rischio (Hazard Ratio) correlata all’aumento dell’apporto di colesterolo con la dieta di 300 mg/die o dell’aumento del consumo di uova di mezza unità al giorno.
L’analisi è stata effettuata con tecnica multivariata per tener conto di molteplici possibili confondenti: età. sesso, razza/etnia, grado di istruzione, calorie introdotte, abitudine al fumo, attività fisica, assunzione di alcool, utilizzo di terapia ormonale.
I risultati hanno evidenziato una relazione diretta tra assunzione di colesterolo o di uova e rischio di malattia.
In particolare all’incremento di 300 mg/die dell’assunzione di colesterolo è stato associato un aumento del rischio di malattia cardiovascolare e di mortalità per tutte le cause rispettivamente del 17% e del 18%. L’incremento di mezzo uovo al giorno con la dieta ha determinato aumenti inferiori, pari rispettivamente al 6% e all’8%, ma ugualmente statisticamente significativi.
La relazione tra consumo di uova e outcome primari si è annullata quando i risultati sono stati corretti per il consumo di colesterolo, a conferma del dato che, in realtà, è il contenuto elevato in colesterolo delle uova a determinare la associazione.
Questo studio ha avuto il vantaggio, rispetto ai precedenti, di aver attuato un follow-up sufficientemente lungo per identificare gli eventi cardiovascolari e di aver tenuto conto di molteplici possibili confondenti.
Pertanto, pur con i limiti che derivano dal disegno osservazionale, dal fatto che le abitudini alimentari sono state valutate soltanto all’atto dell’arruolamento e della limitata generalizzabilità dei risultati dovuta alla collocazione geografica della popolazione studiata nell’ambito esclusivamente degli USA, i risultati di questo studio dovrebbero essere tenuti in considerazione nel formulare consigli dietetici e nelle future linee guida sulla corretta alimentazione.
Fonte: Associations of Dietary Cholesterol or Egg Consumption With Incident Cardiovascular Disease and Mortality JAMA. 2019;321(11):1081-1095
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