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Mag 16, 2019 Gaetano D'Ambrosio Cardiologia di genere Novità, Novità dalla ricerca, Novità Homepage Commenti disabilitati su Differenze di genere nella gestione del dolore toracico anche nel contesto delle cure primarie
Vi sono rilevanti differenze di genere nella gestione del dolore toracico anche nel contesto delle cure primarie.
Per verificarlo sono stati rielaborati i dati dello studio TOPIC (Thoracic Pain in Community), condotto in 58 ambulatori di Medicina Generale e in una clinica universitaria in Svizzera, che ha arruolato, nel periodo tra febbraio e giugno 2001, 672 pazienti (52.4% donne) che si erano rivolte ad un medico di medicina generale accusando dolore toracico. Il percorso diagnostico di questi pazienti è stato registrato e, a distanza di 12 mesi, è stata definita l’eziologia del dolore classificandolo come: muscoloscheletrico, cardiovascolare, psicogenico, respiratorio, digestivo, altre eziologie.
L’obiettivo principale dello studio era rappresentato dal ricorso alla consulenza specialistica. La richiesta di esami di approfondimento, effettuata dallo specialista, era considerato come un obiettivo secondario.
Nonostante la presentazione clinica non fosse sostanzialmente diversa tra i due sessi, gli uomini avevano una probabilità 2.5 volte superiore di essere inviati alla consulenza specialistica. Il dato si confermava anche effettuando una analisi multivariata per tenere conto di alcune caratteristiche del paziente e del medico.
Inoltre, nelle donne si registrava un minor ricorso alle indagini diagnostiche (ergometria, Holter, ecocardiografia, scintigrafia, coronarografia).
Vi è dunque, anche nel percorso clinico iniziato dal Medico di Medicina Generale, una evidente asimmetria tra i due sessi nel ricorso alla consulenza specialistica anche se non è ovviamente possibile affermare se, rispetto ai criteri di appropriatezza, vi sia un eccesso di richieste negli uomini o un difetto nelle donne. In ogni caso, tale asimmetria non è spiegabile dalle caratteristiche del paziente (età, fattori di rischio, presentazione clinica) o del medico (età, sesso, esperienza professionale, setting operativo).
I risultati di questo studio forniscono un importante contributo alle numerose evidenze, raccolte prevalentemente in ambito ospedaliero o nei dipartimenti di emergenza, che documentano una significativa tendenza alla sotto-diagnosi e al sotto-trattamento della cardiopatia ischemica nelle donne rispetto agli uomini.
Al merito di aver indagato il setting operativo delle cure primarie, nell’ambito del quale il dolore toracico è un sintomo di presentazione molto frequente, si contrappone l’evidente limite di aver utilizzato dati relativi a consultazioni effettuate oltre 20 anni fa e che, pertanto, potrebbero non rappresentare la situazione attuale. Inoltre, lo studio è stato condotto nel contesto delle cure primarie in Svizzera, la cui struttura organizzativa è significativamente diversa da quella italiana.
In ogni caso, i risultati di questo studio rappresentano un utile motivo di riflessione sulla necessità di attuare interventi finalizzati a ridurre il bias di genere nei percorsi di diagnosi e cura dei pazienti con dolore toracico atteso che, sebbene la prevalenza della cardiopatia ischemica negli uomini sia maggiore che nelle donne, in queste ultime la mortalità è più elevata .
Fonte: Sex/gender bias in the management of chest pain in ambulatory care Womens Health (Lond) 2018 Jan 01;14(1)
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