Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Lug 08, 2019 Cardiotool Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Camminare, un’opportunità per la prevenzione delle malattie cardiovascolari
Camminare è una attività che fa bene alla salute cardiovascolare ma è meno praticata da chi ne ha più bisogno.
Questa affermazione scaturisce da una indagine epidemiologica recentemente pubblicata su “Preventing Chronic Disease” la rivista dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) americano.
I dati fanno parte di una Survey condotta nel 2015 mediante questionario rivolto a un campione di quasi 30.000 soggetti rappresentativo della popolazione USA adulta non istituzionalizzata.
I soggetti intervistati sono stati suddivisi in cinque categorie a seconda che fossero: affetti da malattia cardiovascolare (MCV) ovvero avessero una storia di ictus o infarto miocardico; a rischio di MCV in quanto in sovrappeso o obesi (S/O) e avessero 1, 2 o 3 fattori di rischio (FDR) aggiuntivi; esenti da MDC e non a rischio se non rientravano in nessuna delle precedenti categorie.
I fattori di rischio considerati erano: ipertensione, iperlipidemia e diabete.
L’attività di walking è stata considerata se della durata di almeno 10 minuti nell’ultima settimana e suddivisa in due categorie a seconda che fosse finalizzata allo spostamento per raggiungere determinati luoghi o fosse eseguita nel tempo libero per divertirsi, rilassarsi, muoversi.
L’analisi univariata ha evidenziato una prevalenza del walking progressivamente decrescente in funzione del profilo di rischio essendo esercitata dal 66.6% dei soggetti esenti da MCV e FDR e dal 50.2% dei pazienti con MCV.
Il dato è stato confermato da una analisi multivariata eseguita per tener conto di numerose caratteristiche dei partecipanti quali età, genere, etnia, grado di istruzione, regione di residenza, stato di fumatore. Il risultato è espresso come Odds Ratio, una misura statistica che ci informa su quanto è probabile che il walking sia praticato in ciascuna categoria avendo come riferimento i soggetti esenti da malattia cardiovascolare o da fattori di rischio.
Considerando separatamente le due modalità di walking si osserva che la relazione inversa tra profilo di rischio e attitudine al movimento si conferma per il walking nel tempo libero ma non per il walking finalizzato allo spostamento per il quale una riduzione significativa si osserva solo nei pazienti con malattia cardiovascolare conclamata.
I risultati di questo studio confermano l’importanza di mettere in atto strategie, sia a livello individuale che di comunità, per favorire l’attività fisica nel tempo libero nei soggetti in sovrappeso, obesi e comunque a rischio cardiovascolare e, in particolare, l’attività di walking che può essere affrontata agevolmente dalla maggior parte delle persone.
Fonte: Walking as an Opportunity for Cardiovascular Disease Prevention Prev Chronic Dis. 2019 30;16
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