Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 22, 2019 Gaetano D'Ambrosio Farmaci, Farmaci Dislipidemie, Farmaci Prevenzione secondaria, Novità dalla ricerca, Novità Dislipidemie, Novità Homepage, Novità Prevenzione Secondaria Commenti disabilitati su Effetti della sospensione delle statine all’età di 75 anni in prevenzione primaria
Se l’utilità delle statine in prevenzione secondaria è stata confermata in tutte le fasce di età, l’efficacia e la sicurezza di una terapia ipolipemizzante nei soggetti di età avanzata esenti da malattia cardiovascolare sono quanto meno dubbie tanto che la nota AIFA 13 non consente la rimborsabilità delle statine nei soggetti ultra-ottantenni in prevenzione primaria.
A tale incertezza si aggiunge un problema pratico molto rilevante: come comportarsi con l’avanzare dell’età dei pazienti che erano già da tempo in trattamento con una statina sulla base di indicazioni che in precedenza erano sicuramente appropriate?
Le linee guida non dicono nulla a proposito non essendovi evidenze su cui basare la decisione di continuare o sospendere la terapia.
Allo scopo di chiarire questo importante aspetto della terapia ipolipemizzante è stato condotto uno studio osservazionale su una coorte retrospettiva costituita mediante un database assicurativo francese (Système National d’Information Inter-Régimes de l’Assurance Maladie – SNIIRAM), arruolando tutti i pazienti che avevano raggiunto l’età di 75 anni tra il 2012 e il 2014 (coorte iniziale) e selezionando quelli che che erano in trattamento con una statina nei due anni precedenti con una aderenza superiore all’80%.
Sono stati quindi esclusi i pazienti con una pregressa malattia cardiovascolare, valutata sulla base delle diagnosi registrate, degli eventuali ricoveri e delle terapie prescritte, e i pazienti che avessero presentato un ricovero per cause cardiovascolari o fossero usciti dallo studio o deceduti entro i primi 3 mesi dall’arruolamento.
Sono stati così individuati oltre 120.000 pazienti, trattati con statine in prevenzione primaria, che sono stati seguiti in media per 2.4 anni a partire dal terzo mese dopo il compimento del settantacinquesimo anno di età per valutare l’eventuale ricorso al ricovero per cause cardio-vascolari (outcome primario) e verificare se vi fossero differenze tra i pazienti che continuavano a aderire alla terapia e quelli che invece tendevano a discontinuarla.
Sono stati considerati non aderenti i soggetti che nel corso del follow-up avessero interrotto la terapia per almeno tre mesi consecutivi.
Il rischio relativo di incorrere in un ricovero per cause cardiovascolari dei pazienti non aderenti rispetto agli aderenti, è stato valutato come Hazard Ratio (HR), tenendo conto di numerosi possibili confondenti valutati all’atto dell’arruolamento tra cui il genere, la residenza in una casa di riposo, le terapie cardiovascolari e metaboliche, l’eventuale ricovero nei 3 mesi precedenti l’arruolamento, le principali comorbilità croniche ed una serie di indicatori di fragilità.
Nel corso del follow-up il 4.5% dei pazienti arruolati ha subito un ricovero per cause cardio-vascolari, corrispondente a una incidenza grezza del 2.1% all’anno. Nei pazienti che hanno discontinuato la terapia (14.3%), l’analisi multivariata ha evidenziato un eccesso di ricoveri del 33% rispetto ai pazienti che hanno continuato ad essere aderenti. Il fenomeno è risultato più evidente per i ricoveri dovuti a eventi coronarici (+46%) meno per quelli dovuti a eventi cerebro-vascolari (+26%).
Questi dati, con tutti i limiti che derivano dalla natura osservazionale dello studio, inducono a ritenere che, in generale, la terapia con statine non debba essere interrotta solo per il fatto che il paziente ha raggiunto una età avanzata, in quanto la sospensione espone ad un maggior rischio di ricovero per eventi cardiovascolari. Sono necessari studi di intervento appositamente disegnati per dare una maggiore rilevanza scientifica a questa indicazione. Tuttavia, i risultati dello studio in esame evidenziano come il problema sia molto rilevante dal momento che oltre il 40% dei pazienti over-75 giungono a questa età in terapia con statine e che più della metà di questi non hanno precedenti cardiovascolari e pertanto devono essere considerati in prevenzione primaria.
Fonte: Cardiovascular effect of discontinuing statins for primary prevention at the age of 75 years: a nationwide population-based cohort study in France Eur Heart J. 2019 Jul 30. pii: ehz458. doi: 10.1093/eurheartj/ehz458. [Epub ahead of print]
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