Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Ago 29, 2019 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Fibrillazione Atriale, Novità Homepage Commenti disabilitati su Ereditarietà della fibrillazione atriale. I figli hanno un rischio maggiore di aritmia ed eventi cerebrovascolari ischemici
Se i genitori hanno sofferto o soffrono di fibrillazione atriale, i figli hanno un rischio aumentato di presentare l’aritmia anche da giovani e, conseguentemente, un rischio più elevato di incorrere in eventi cerebrovascolari ischemici.
Sono queste le conclusioni di uno studio osservazionale di coorte, condotto su database amministrativi canadesi, che ha arruolato, tra il 1972 e il 2016, oltre trecentomila soggetti adulti per i quali erano disponibili i dati di almeno un genitore, per verificare se la presenza di fibrillazione atriale nei genitori esponesse i figli ad un maggior rischio di presentare l’aritmia o di incorrere in un ictus cerebrale o un attacco ischemico transitorio (TIA).
L’età mediana dei soggetti arruolati all’ingresso nello studio era di 18 anni. Il 7.6% risultava avere almeno un genitore con storia di fibrillazione atriale.
Nel corso di un ampio periodo di osservazione (in media 17 anni), un ictus o un TIA si è presentato nel 5.2% dei soggetti con genitori affetti e nel 2.5% dei soggetti con genitori esenti da FA mentre l’aritmia è stata riscontrata rispettivamente nell’1.9% e nello 0.3% dei soggetti.
Il rischio relativo di incorrere in un evento cerebrovascolare, espresso come Hazard Ratio (HR), è risultato rispettivamente più elevato dell’11% e del 75% nei soggetti con genitori affetti rispetto ai soggetti con genitori esenti da FA.
Applicando una correzione statistica per tener conto di vari possibili fattori confondenti (parametri demografici, regione di residenza, stato socioeconomico, fattori di rischio per ictus) l’incremento del rischio è risultato più basso, rispettivamente +5% e +61%, sfiorando la non significatività statistica per quanto riguarda gli eventi cerebro-vascolari.
La fibrillazione atriale è una aritmia frequente, spesso asintomatica, che espone al rischio di fenomeni tromboembolici sistemici e delle conseguenti disabilità. Ciò giustifica gli sforzi compiuti per cercare di individuarla il più precocemente possibile, particolarmente nei soggetti a rischio più elevato.
E’ nota l’esistenza di una predisposizione genetica per la fibrillazione atriale. I dati di questo studio ci inducono a rivolgere una particolare attenzione ai soggetti con familiarità per l’aritmia, non solo nelle età più avanzate ma anche nei giovani adulti.
Fonte: Parental Atrial Fibrillation and Stroke or Atrial Fibrillation in Young AdultsA Population-Based Cohort Study Stroke. 2019 Jul 24:STROKEAHA119025124. doi:
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