Ultimo aggiornamento 07/11/2020 12:00
Mar 28, 2019 Gaetano D'Ambrosio Linee guida, Linee guida Prevenzione primaria, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Nuova linea guida ACC-AHA sulla prevenzione primaria cardiovascolare
Le associazioni cardiologiche americane, American College of Cardiology (ACC) e American Heart Association (AHA), hanno rilasciato una nuova linea guida sulla prevenzione primaria cardiovascolare. Il...Lug 20, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Nuova raccomandazione USPSTS sull’utilizzo di alcuni fattori di rischio cardiovascolare non tradizionali
La Task Force dei servizi preventivi statunitensi (USPSTS) ha emanato una nuova raccomandazione riguardante l’utilizzo il calcium score coronarico (CAC = coronare artery calcium), l’indice...Apr 13, 2018 Cardiotool News Commenti disabilitati su Caffè associato ad una minore incidenza di calcificazioni coronariche ma senza sigarette
Il consumo di caffè è associato ad una minore incidenza di calcificazioni coronariche, un indicatore di aterosclerosi subclinica, ma questo effetto viene annullato dal fumo di sigaretta. E’...Apr 13, 2018 Gaetano D'Ambrosio Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria Commenti disabilitati su Il consumo di caffè è associato ad una minore incidenza di calcificazioni coronariche
Il consumo di caffè è associato ad una minore incidenza di calcificazioni coronariche, un indicatore di aterosclerosi subclinica, questo benefico effetto viene però annullato dal fumo di...Ott 19, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 1
Un moderato consumo di tè, ma non di caffè, previene l’aterosclerosi coronarica e riduce il rischio di eventi cardiovascolariGen 29, 2016 Giuliana Maria Giambuzzi News, Novità dalla ricerca, Novità Homepage, Novità Prevenzione Primaria 0
Frutta e verdura proteggono dall'infarto. Le persone (soprattutto donne) che ne mangiano di più , in 20 anni, hanno un quarto delle calcificazioni coronariche (aterosclerosi).